Le patatine fritte o chips sono uno snack largamente consumato in tutto il mondo. Si tratta molto semplicemente di
patate tagliate a fette sottili, fritte in olio bollente e salate. Il processo di produzione
industriale delle patatine fritte è però in realtà più complesso di quanto sembri.
A livello industriale, rappresentano uno dei principali utilizzi alimentari della patata.
Si calcola che solo nel 2007, le grandi catene di fast-food abbiano prodotto circa 11 milioni
di tonnellate di patate fritte (le patatine a fiammifero tanto per intenderci), tutte pressochè identiche per
forma, dimensione e sopratutto gusto.
Perchè dietro a quella che potrebbe sembrare una semplice porzione di patatine fritte c'è
una
vera e propria tecnologia, elaborata per ottimizzare al massimo l'intera catena produttiva.
Infatti per assicurarsi che le patatine abbiano sempre lo stesso sapore e che i tempi di cottura siano standard in ogni
parte del globo, le grandi catene di fast-food concordano l'acquisto dell'intera produzione di patate di un'azienda
agricola (ancora prima che siano piantate), richiedendo una ben specifica varietà, l'utilizzo di determinati
fertilizzanti, l'impiego scrupoloso di specifiche quantità di antiparassitari e
precisi metodi di coltivazione.
Il trinciapollo è sicuramente un diretto discendente delle forbici,quindi se è difficile individuare una vera e propria evoluzione dei materiali di quest'ultimo, si può analizzare quale sia stata quella delle forbici. I primi esempi di cesoie risalgono all'Egitto tolemaico: ne è stato ritrovato un paio in bronzo risalente al 300 a.C., mentre le prime cesoie a perno rinvenute risalgono all'epoca romana e sono datate attorno al 100 d.C. Dobbiamo a Isidoro di Siviglia, nel V secolo d.C., la prima descrizione dettagliata di vere e proprie forbici, utilizzate da sarti e barbieri. .
Forbici turche, in bronzo e rame del periodo intorno al 200 d.C. Il principio di funzionamento è basato su di una leva di terzo genere.
Forbici in ferro A partire dal Rinascimento la sua storia è tutta giocata
sull'oscillazione tra utilità e bellezza.
Infatti la forbice, ha una struttura ed
una sua identità "materiale" che le hanno consentito, nel tempo, di
assumere le forme più diverse per adeguarsi alle necessità pratiche,
ma anche per essere... bella! Pur essendo un utensile con una struttura di ridotte dimensioni
e ridotta superficie, la forbice riesce ad avere, talvolta, decorazioni ed invenzioni
che esaltano l'estetica ed il lusso al di là della praticità dell'oggetto.
Argento
Non ci furono grandi innovazioni nella produzione fino al 1761, quando Robert Hincliffe (che fondò la prima manifattura di forbici) produsse il primo paio di forbici realizzate con acciaio
fuso, temprato e lucidato. Hincliffe dovette risolvere una serie di
problemi tecnici, prima fra tutte la realizzazione dei buchi
dell'impugnatura. Da quel momento in poi i materiale più utilizzato fu l'acciaio, con successive varianti per l'impugnatura realizzata in plastica, e questo è valido anche per il trinciapollo.
Dal punto di vista nutrizionale le patate sono conosciute principalmente
per l'alto contenuto in carboidrati principalmente sotto forma di
amidi. Sono poi fonte di importanti vitamine e minerali: contengono potassio, tiamina, riboflavina, folati, niacina, magnesio,fosforo, ferro e zinco. Spesso sono escluse dalle diete a basso indice glicemico,
in quanto si ritiene che possiedano un'alta quantità di zuccheri, ma in
realtà l'indice glicemico varia in maniera considerevole a seconda
della loro varietà, dell'origine, della preparazione e dei cibi con cui
si accompagnano. Il livello di colesterolo è uguale a 0 mg.
CURIOSITA' Scondo uno studio però L'aroma delle patate cotte al forno ha il potere di sollevare l'umore
delle persone, stimolando ricordi piacevoli e buonumore, come suggerisce
il dottor Avinash Kant coautore di un curioso studio. Ai partecipanti all'indagine è stata
presentata una patata del tipo Piper Maris cotta per un'ora in forno.
Tutti hanno reagito più o meno allo stesso modo: ai soggetti è stato
infatti domandato se e cosa ispirasse loro la vista, ma soprattutto, il
profumo emesso dalle patate cotte al forno: l'aroma
evocava ricordi felici legati all'infanzia, ai nonni o i pranzi in
famiglia.
Al tatto risulta leggermente ruvida, sensazione dovuta solitamente i residui di terra sulla buccia, la consistenza è dura.
Cruda è quasi insapore, ne salata ne dolce ma leggermente amara. La consistenza può essere più o meno farinosa. Una volta cotta sia il sapore che la consistenza cambiano nettamente a seconda della modalità in cui la si cucina.
E' rotonda, generalmente giallo-marroncino, ed eccezione di alcune qualità il cui colore tende al rosso. Internamente la pasta è di un giallo-beige molto tenue, quasi bianco.
Non emette suoni, amenochè non la si faccia cadere per terra, nel qual caso produrra un tonfo sordo.